Il libro “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” di Francesco Casula (Edizioni Graficadel Parteolla, 2019)
Questo libro documenta in modo rigoroso la politica dei Savoia, sia come sovrani del regno di Sardegna (1726-1861) che come re d’Italia (1861-1946).
Per quanto riguarda specificamente la nostra Isola, la presenza dei sovrani sabaudi, con le loro funeste scelte (economiche, politiche, culturali) “ritardò lo sviluppo di quasi cinquant’anni, con conseguenze non ancora compiutamente pagate”: a scriverlo è il più grande conoscitore della “Sardegna sabauda”, lo storico Girolamo Sotgiu.
Carlo Felice in particolare fu il peggiore fra i sovrani sabaudi, da vicerè come da re fu infatti crudele, feroce e sanguinario (in lingua sarda incainadu), famelico, gaudente e ottuso (in lingua sarda tostorrudu). E ancora: Più ottuso e reazionario d’ogni altro principe, oltre che dappocco, gaudente parassita, gretto come la sua amministrazione, lo definisce lo storico sardo Raimondo Carta Raspi.
Mentre per un altro storico sardo contemporaneo, Aldo Accardo, – che si basa sulle valutazioni di Pietro Martini – è Un pigro imbecille.
Il volume è rivolto in modo specifico agli studenti ma ha un carattere divulgativo per fare conoscere una storia – o meglio una controstoria – poco nota anche perché assente e/o mistificata e manomessa dalla storia ufficiale. Pensiamo al Risorgimento e all’Unità d’Italia, presentati come espressione delle “magnifiche orti e progressive”, dimenticando i drammi e le tragedie, le lagrime e il sangue, che comportarono, ad iniziare dalla “creazione” della Questione Meridionale ancora oggi più presente che mai.
Il libro vuole anche essere uno strumento di informazione nei confronti delle Comunità sarde e in specie dei Consigli comunali che decidessero di rivedere la toponomastica, ancora abbondantemente popolata dai Savoia, che campeggiano, omaggiati, in Statue, Piazze e Vie. A dispetto delle loro malefatte e persino “infamie” da loro commesse: una per tutte: le leggi razziali.
CURRICULUM ESSENZIALE
Francesco Casula, ollolaese, si laurea a Roma nel 1970 in Storia e Filosofia. Per circa 40 anni insegna nelle scuole superiori.
Impegnato politicamente e sindacalmente, fra l’altro è stato segretario generale della Confederazione sindacale sarda (CSS).
Giornalista pubblicista, è stato direttore responsabile de Il Solco il giornale del PSD’Az, che fu già di Emilio Lussu…
Studioso di storia, lingua e cultura sarda, su questi temi tiene Conferenze e Corsi di formazione e di aggiornamento nelle Scuole per studenti e docenti, e nelle Università della Terza Età.
Eletto dal Consiglio Regionale della Sardegna nel gennaio 2000, è stato per 5 anni membro dell’Osservatorio Regionale della lingua e cultura sarda.
Fra le sue pubblicazioni più importanti:
–Statuto sardo e dintorni (2001)
–Storia dell’Autonomia in Sardegna (2010)
–Uomini e donne di Sardegna- Le contro storie (2010).
-La lingua sarda e l’insegnamento a scuola, (2010).
-La poesia satirica in Sardegna.
–Viaggiatori italiani e stranieri in Sardegna, (2015).
-Letteratura e civiltà della Sardegna, I volume (2011)
-Letteratura e civiltà della Sardegna, II volume (2013)
-Letteratura e civiltà della Sardegna, III volume- Il teatro in lingua sarda (2020)
-Carlo Felice e i tiranni sabaudi, (prima ed.2016- seconda ed.2019).
Ha scritto inoltre, in lingua sarda, 11 monografie su personaggi storici sardi: da Gramsci a Lussu, da Eleonora d’Arborea a Grazia Deledda, Marianna Bussalai, Grazia Dore.