Il Crogiuolo, Centro d’intervento teatrale nasce a Cagliari nel 1982 su iniziativa di Mario Faticoni, e attualmente è sotto la direzione artistica di Rita Atzeri.
Nei suoi quasi 40 anni di attività, ha agito in modo continuo e ininterrotto configurandosi sia come compagnia stanziale cittadina e di giro regionale e nazionale sia come centro culturale e didattico.
Inizialmente aveva sede al Teatro dell’Arco nel cuore cagliaritano del quartiere di Stampace (spazio in cui hanno debuttato prime nazionali come “Dialogo” di Natalia Ginzburg e “La serra” di Harold Pinter).
Nel 2012, dopo la chiusura del Teatro dell’Arco, Il Crogiuolo ha gestito per diverso tempo il Teatro Sant’Eulalia, è stato ospitato, per le proprie stagioni, dal Teatro Alkestis e dal Cada Die Teatro, ed ha operato al Piccolo Auditorium e allo Spazio Santa Croce di Cagliari.
Nonostante questo girovagare Il Crogiuolo dal 2013 ha sempre mantenuto costante la sua programmazione sviluppando ricchi cartelloni di teatro e musica, in un rifondato Arco Studio di via Portoscalas, sede anche dell’Archivio sullo spettacolo in Sardegna, creato da Mario Faticoni, fresco del riconoscimento di archivio di interesse storico.
Dall’ottobre 2015, il Crogiuolo inizia una nuova avventura teatrale e umana nello spazio Fucina Teatro, all’interno del Centro d’Arte e Cultura La Vetreria di Pirri, uno dei poli culturali di riferimento non solo per la città di Cagliari ma per l’intero panorama regionale, avventura che si concluderà a luglio 2020 stante le nuove disposizioni della giunta comunale.
Il Crogiuolo svolge la sua attività coniugando la tradizione rispetto alla storia della compagnia e l’innovazione nella costante ricerca di un nuovo rapporto con il pubblico, nell’individuazione di temi e spettacoli di qualità e in grado di fare da specchio alla società in cui viviamo, perché compito del teatro è quello di parlare al proprio tempo.
I suoi settori di intervento vanno dalla produzione e distribuzione di propri spettacoli, alla progettazione e organizzazione di rassegne teatrali e festival, alla progettazione e realizzazione di laboratori di drammaturgia, corsi di dizione (base e avanzata), laboratori di recitazione (per bambini, ragazzi e adulti), educazione teatrale nelle scuole, progetti di animazione alla lettura e master di recitazione per attori.
L’attività di produzione teatrale, cui si sono aggiunte quella musicale, cinematografica e quella di organizzazione di rassegne, ha riguardato i classici del teatro contemporaneo (Pinter, Brecht, Schnitzler, Ginzburg, Dorst, Beckett), l’apprendistato registico e attorale, il teatro civile e sociale.
Tra gli attori ospiti Alfonso Santagata, Claudio Morganti, Rino Sudano, Enzo Moscato, Danio Manfredini, Benedetta Buccellato, Renato Carpentieri, Tonino Tajuti, Antonio Neiwiller, Ascanio Celestini.
Nelle rassegne e festival organizzati in altri teatri cittadini e regionali fra gli ospiti ricordiamo Maria Paiato, Mario Perrotta, Matteo Belli, Laura Curino, Sparagna, Iaia Forte, Gianluigi Tosto, Alessandra Bedino, Arianna Scommegna, Elena Bucci…
La serra di Pinter, nella regia di Lorenza Codignola, è stato rappresentato in prima assoluta nazionale in un progetto Per Pinter ed inserito nel cartellone del Festival di Asti del 1985. Analogo riscontro nazionale hanno avuto Dialogo di Natalia Ginzburg, regia di Luca Coppola, con Carla Chiarelli e Mario Faticoni.
Tra le recenti produzioni di respiro nazionale segnaliamo:
- “Erodiade” con Maria Paito regia di Pierpaolo Sepe, spettacolo da noi presentato in anteprima assoluta con distribuzione regionale, poi rilevato dall’Eliseo di Roma;
- la coproduzione con i Filodrammatici di Milano di “Formidabili quegli anni” con Giulio Casale, su testo di Mario Capanna, debutto al Piccolo di Milano;
- “Fuochi” con Iaia Forte e Rita Atzeri, regia di Serena Sinigaglia;
- “Piccolo lessico morale”, primo studio diretto da Maria Paiato con la stessa Paiato e Rita Atzeri; “S’acqua fatta” con Rita Atzeri e Fausto Siddi, regia di Simone Schinocca;
- l’ultima in ordine di tempo “La moglie di nessuno. Dedicato a Joyce Lussu” testo e regia di Virginia Martini con Rita Atzeri.
La compagnia inoltre svolge una specifica attività di promozione della lettura con il progetto Il libro e l’attore; di ideazione e realizzazione, nell’ambito del progetto ArteFatta, di percorsi teatrali in seno ad istituzioni museali e siti archeologici che diventano vere e proprie officine creative.
Dal 2005 porta avanti progetti di cooperazione internazionale in collaborazione con le Associazioni Cittadini del Mondo e Sardegna Bielorussia.
L’attenzione per l’infanzia porta Il crogiuolo a far nascere nel settembre 2006 ad Irgoli il Festival Nazionale di Teatro Ragazzi L’isola che non c’è, che è stato gemellato al Festival Teatro Ragazzi di Padova e, nel 2007, il circuito regionale teatro ragazzi Fuori rotta, coprodotto con Teatro del Sottosuolo, Anfiteatro Sud, Botti du Schoggiu e Tragodia.
Nel 2007 Il crogiuolo entra a far parte dei TAM, Teatri d’Arte Mediterranei, un cantiere teatrale finalizzato alla promozione di attività per la creazione di un nuovo pubblico trasversale ai diversi bisogni della società multietnica e contemporanea.
Il crogiuolo è parte di Teatri in Rete dal 2018.
Dal 2009 il Crogiuolo organizza NUR-Archeofestival, che nel 2020 giunge alla dodicesima edizione.
L’affidabilità gestionale è certificata sia dal mantenimento di una costante attività di produzione, dalla gestione di spazi teatrali e dal continuativo rapporto con gli enti pubblici da cui riceve contributo: la Regione Sardegna (legge n. 1 del 1950 per gli organismi professionisti), Comune di Cagliari, assessorato alla Cultura, ecc.